La creatività è un talento innato, nonché la misura tangibile della nostra libertà interiore.
Più si è liberi, più si ha spazio di manovra anche nell’arte.
Questo significa riuscire a creare oltre la ripetitività conscia e inconscia di segno e significato.
Il lavoro d’artista, a mio avviso, dovrebbe includere lo sforzo costante di superarsi, bypassando le convinzioni acquisite e le convenzioni, ovvero i limiti interni ed esterni.
Questo impegno quotidiano, che io chiamo “a-centr-ismo”, rimuove progressivamente la circonferenza egoica per consentire un copioso flusso intuitivo, ben oltre la nostra portata mentale.
Non si tratta quindi soltanto di produrre opere, ma di prepararsi, o meglio, predisporsi* a vivere con uno spirito aperto e curioso, dediti alla meraviglia, allo stupore… praticando l’arte di guardare con “occhi nuovi”: senza preconcetti e senza anticipare il passato. Riassumerei il concetto in due parole “essere vaso”: quel “sacro Graal”, che unifica la materia ordinaria con l’extra-ordinario: l’immateriale, lo spirituale, l’ignoto.
*Questo modus operandi, per quanto non facile ad attuarsi, è fondamentale non soltanto per l’arte, bensì per vivere una vita più piena, sperimentare contesti nuovi, fuori dalla comfort zone, nonché esprimersi più approfonditamente. Ci permette inoltre di crescere, o meglio, di fare anima, implementando la consapevolezza di noi stessi… in pratica, chi si apre ad ogni livello della propria esistenza – fisico/eterico, astrale, mentale, causale – può essere IN-formato oltre i limiti intrinseci del proprio sapere.
Certo… se un artista produce dipinti con i girasoli e li vende… squadra vincente non si cambia.. ahahahah…ma l’arte, quando la si vive, non la si limita agli interessi del sistema. La realizzazione di opere “in parallelo” va vissuta, anche se l’artista è riconosciuto in un determinato stile e contesto. Questa fissazione dei parametri espressivi di un artista è un danno incalcolabile al patrimonio dell’umanità.
La creatività, concludendo, è a mio avviso realmente un legame profondo con la nostra libertà e andrebbe vissuto come un abbraccio coraggioso alla differenza, all’incertezza e all’ignoto…e comunque, Ladies & Gentlemen… se non gli Artisti, chi può ancora permetterselo?
Ogni atto creativo è una dichiarazione di indipendenza, una testimonianza della nostra capacità di pensare e agire liberamente. liberté, humanité, créativité!!!