Il Punto d’incontro

Siamo immersi in questa vita, così tangibile e carnale da farci dimenticare le radici immateriali e spirituali di questo lungo viaggio in cui siamo immersi e immedesimati.

Un viaggio, per chi ci crede, di vita in vita, nei meandri delle probabilità che possiamo permetterci, con i requisiti del nostro karma o legge di conseguenza e attrazione.

Un viaggio a ritroso.

Un viaggio da eroi, che può concludersi con quel ritorno a casa, che di fatto, consiste nella verità dell’essere ciò che già siamo.

Un viaggio, che ricorda alla creatura di essere parte integrante del creatore e del creato.

Un viaggio, dove il giudizio si esaurisce nella capacità di intravedere un raggio di sole ovunque e in nessuno di particolare.

Un viaggio allo scoperta di sé e dell’altro: estremi di un unico punto: il punto d’incontro. La sintesi. L’Amor perfetto, che nulla esclude, nemmeno Se Stesso.

Un viaggio, dove sperimentiamo tappe di dolore, entusiasmo, creatività e apatia. Un viaggio, dove assaporiamo stati emozionali che condizionano la pelle e i pensieri. Stati che possono diventare “loop”, corto circuiti, fintanto che non impariamo l’arte di lasciare andare, di respirare o di per-donare: donarsi il dono della quiete, del silenzio, del sorriso senza motivazione apparente.

Un viaggio, che è il ritorno di festa del figliol prodigo, colui che sceglie di tornare a casa. Colui che vuole davvero tornare a casa, perché senza questa volontà preponderante, la festa resta in fervente attesa del festeggiato.

Festa, che è la coscienza dell’essere che si fa Mente Universale.

Festa, che è la visione della luce vibrante dietro ogni apparenza fenomenica.

Festa, che è il volto della Vita che si estende oltre ogni immaginazione.

Condividi

Una risposta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *